5 aprile 2011

Uschione – Alpe Damino (Valchiavenna)

4 Aprile 2011

Percorso tracciato con GPS

Per questa escursione sono andato con il gruppo di Montagna Incantata. L’escursione prevede due mete: la prima e’ Uschione, villaggio che fino agli anni ’50, era abitato da oltre 400 persone, poi la posizione isolata (l’unica via di accesso era la mulattiera da Chiavenna) ne ha decretato l’abbandono.
Negli ultimi anni, grazie anche alla costruzione di una carrozzabile, il villaggio ha ripreso vita; molte case sono state restaurate e adibite a seconda casa.
La seconda meta e’ l’Alpe Damino, antico pascolo dove vi portavano le mucche in alpeggio estivo. Anche qui la carrozzabile che arriva nelle vicinanze, ha consentito il recupero di alcune baite.

Il punto di ritrovo e’ in Stazione Centrale alle 8.00 circa. Alle 8.20 e’ partito il nostro treno per Colico, dove abbiamo cambiato con la “tradotta” per Chiavenna dove siamo arrivati intorno alle 10.30.

Una breve sosta per fare colazione (la seconda della giornata) e poi abbiamo iniziato la salita ad Uschione percorrendo l’antica mulattiera che parte alle spalle della stazione di Chiavenna (333m slm).

Il percorso e’ quasi tutto nel bosco, la mulattiera e’ in ottime condizioni, e le “scalinate” aiutano sopprattutto nei tratti piu’ ripidi. Dopo una mezz’ora giungiamo a Belvedere, un “balcone” che offre una bella vista panoramica su Chiavenna e la Val Bregaglia. Dopo poco piu’ di un’ora arriviamo al villaggio di Uschione (circa 900m slm).

Attraversato Uschione, abbiamo proseguito per la nostra seconda meta, passando per una zona di crotti ormai abbandonati.
Oggi il termine “crotto” e’ diventato sinonimo di trattoria tipica della Valtellina. Ma in realta’, il crotto e’ una grotta formatasi tra gli enormi massi di antiche frane. L’aria che vi passa attraverso si reffredda, creando di fatto un frigorifero ventilato naturale. Gli antichi abitanti, dopo aver chiuso con muri e robuste porte gli accessi, hanno sfruttato per secoli questi ambienti, per la stagionatura e conservazione di salumi e formaggi.

Lasciati i crotti, il sentiero, che non e’ piu’ lastricato, sale piuttosto ripido, ma sempre nel bosco. In un'ora circa arriviamo all’Alpe Damino (circa 1200m slm). Qui si gode di una splendida vista sulla maestosa parete nord del Pizzo di Prata.

Dopo una sosta per il pranzo e per prendere un po’ di sole, alle 14.30 ci siamo incamminati per il ritorno sullo stesso percorso.