18 marzo 2011

Invernale anche sul Resegone.

12 Febbraio 2011

Non poteva mancare una salita sul Resegone con la neve.
Almeno questa era l’intenzione ma in realta’ la neve manca, perche’ dal versante sud e’ scomparsa quasi del tutto.
Il percorso che seguo e’ il solito. E’ una bella giornata di sole, come gia’ detto la neve e’ quasi scomparsa, tranne in alcuni tratti che per quasi tutta la mattina sono in ombra.
Ma la montagna una sorpresa me la riserva comunque.
Ad un tratto da dietro uno sperone spuntano 3 camosci che mi passano a meno di 10m. Non credevo che ce ne fossero sul Resegone.
Putroppo come sono apparsi sono anche spariti, senza lasciarmi il tempo di prendere la macchina fotografica.





Grigna invernale

29 Gennaio 2011

Le previsioni davano brutto tempo e infatti nevica. Ma non rinuncio, voglio provare a salire in vetta alla Grigna, con la neve e con il brutto tempo.

Salgo dalla classica Cermenati, il primo tratto e’ abbastanza pulito, poi devo mettere i ramponi, la neve e’ ghiacciata e senza non riesco piu’ a salire.
La visibilta’ e scarsa, ma le tracciate lasciate dai vari escursionisti sono ben segnate. Devo dire che camminare in montagna con il brutto tempo ha il suo fascino.
Arrivato in vetta, mi concedo giusto il tempo per mangiare una banana e poi ridiscendo. Nevica fa freddo e intorno non si vede niente.
Non ha molto senso fermarsi di piu’.
Brutto tempo, niente foto.

10 marzo 2011

Con i figli sul Resegone

28 Agosto 2010

Ancora in montagna con i figli, ancora sul Resegone. Questa volta li porto sul percorso che ormai ritengo un classico. Dai Piani d’Erna saliamo per il sentiero N.5 e poi il diretto N.1.
Anche se c’e’ qualche tratto su roccette, i ragazzi se la cavano bene e si divertono.




8 marzo 2011

Trekking all’Alpe di Siusi

1-5 Agosto 2010

Avendo una settimana di ferie ad Agosto, ho pensato di partecipare ad un trekking organizzato da La Montagna Incantata
Cinque giorni di camminate nel cuore delle Dolomiti tra lo Sciliar, il Catinaccio e il Sassolungo.



1° Giorno - Partenza da Milano in treno, con arrivo a Bolzano, poi con il bus fino a Siusi, dove prendiamo la cabinovia per Kompatsch (1844 m). Mangiato un panino inziamo la salita al rifugio Alpe di Tires (2440 m), sotto i Denti di Terrarossa, che sara’ la nostra base di appoggio.
Poco prima di giungere al rifugio, ci siamo imbatutti in una simpatica marmottina che aveva la tana prioprio a ridosso della carrozzabile.






2° Giorno – Camminata di “riscaldamento” al rifugio Bolzano (2475 m.). Il percorso e’ abbastanza agevole, con poco dislivello, putroppo il tempo non e’ un granche’, nuvoloso con qualche accenno di pioggia e soprattutto la scarsa visibilita’ ci impedisce di godere pienamente dei panorami circostanti.
Comuque in circa due ore e mezza arriviamo al Bolzano. Da li breve escursione alla cima del Monte Pez (2563 m.) sempre immersi nelle nebbie.
Riscendiamo al rifugio dove facciamo una sosta “gastronomica” per poi, nel pomeriggio, rientrare tranquillamente al nostro rifugio base. Lungo il percorso attraversiamo un prato, letteralmente coperto di stelle alpine, non ne avevo mai viste cosi’ tante e tutte insieme.






3° Giorno – Il programma prevedeva un’escursione al rifugio Sassopiatto (2300 m).
Anche questa escursione e’ stata abbastanza “leggera”, pero’ il tempo bello ci ha consentito di ammirare le favolose cime circostanti; il Catinaccio (che su questo versante si chiama Rosengarten, Giardino delle Rose), il Sassolungo, il Sassopiatto e molte altre.
Siamo arrivati al rifugio Sassopiatto giusto all’ora di pranzo, giusto in tempo per la nostra sosta gastronomica, che diventera’ una costante di questi giorni.
Nel pomeriggio ci siamo incamminati sul sentiero di ritorno, scendendo pero’ verso Kompatsch, per poi riprendere il sentiero del primo giorno. Interessante lungo il percorso la presenza di alcune formazioni laviche, simili a “mammelloni”, tipiche di eruzioni vulcaniche sottomarine, che confermano come le Dolomiti fossero il fondale di un oceano primordiale.






4° Giorno – Escursione al rifugio Bergamo (2134 m.)
Sicuramente la piu’ bella ed impegnativa delle escursioni in programma. La giornata promette bene c’e’ un bel sole.
Iniziamo salendo un costone roccioso, proprio davanti al nostro rifugio. Alcune funi ci aiutano nei passaggi piu’ esposti. Sempre salendo giungiamo al passo Molignon (2598 m.).
Dal passo scendiamo in un ripido canalone ghiaioso al vallone del Principe, proseguendo poi su un sentiero il leggera discesa arriviamo al rifugio Bergamo. Il rifugio e’ molto bello. La sala principale e’ tutta rivestita di legno ed ha un sapore antico, in effetti il rifugio e’ del 1887.
Facciamo la solita sosta culinaria, prima di tornare al nostro rifugio per il sentiero che passa dal Buco dell’Orso. Il percorso e’ molto bello ed abbastanza impegnativo.
Dal rifugio Bergamo scendiamo verso valle fino ad entrare nel bosco (dove raccolgo alcune pigne di pino mugo che uso per fare la grappa) scendendo a circa 1800m, per poi risalire rapidamente, tra rocce e passaggi con corde fisse fino ai 2440. del nostro rifugio, per un dislivello di oltre 600m.







5° Giorno – Ritorno a casa.
Lasciamo il rifugio Alpe di Tires per l’ulima volta, saliamo alla Forcella dei Denti di Terrarossa, per poi scendere fino a Kompatsch.
Il tempo e’ pessimo, la pioggia ci accompagna per tutta la strada fino a Bolzano.